L’idea alla base del progetto FID-U4E (acronimo di Fabbrica Intelligente Diffusa – Unity 4 Efficiency) è quella di sviluppare una piattaforma Cloud innovativa “universale”, basata su un’architettura a microservizi, i cui nodi periferici di input sono delle smart card intelligenti che raccolgono dati da reti di sensori e da sistemi integrati di controllo che descrivono lo stato delle macchine e dei processi.
All’interno della piattaforma Cloud risiederà un sistema di apprendimento hidden layer (Intelligenza Artificiale), che dovrà supportare le funzioni di formalizzazione della conoscenza, riconoscimento dei pattern e sviluppo delle soluzioni ottimali.
La soluzione proposta crea le premesse per un sistema esperto diffuso capace di interfacciarsi in maniera capillare ai settori critici dei processi industriali. Tale sistema esperto, in prospettiva, sarà capace di essere istruito attraverso diversi casi d’uso finalizzati all’incremento di efficienza, anche con l’introduzione di robot innovativi.
L’intento finale è di realizzare un Fabbrica Intelligente Diffusa basata su concetti di Industria 4.0 di aziende connesse, con benefici diretti in termini di prodotti industrializzabili e integrabili in progetti di Smart Factory.
Il progetto, finanziato nell’ambito del POR FESR TOSCANA 2014-2020 e dalla durata biennale, riunisce le eccellenze nel campo della ricerca e dell’industria toscana, tra cui anche l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna con il gruppo di ricerca coordinato da Paolo Dario: un consorzio ad alta innovazione tecnologica formato da sei partner che mira a risolvere concretamente alcuni punti di criticità del tessuto produttivo della Toscana, quali diagnosi, manutenzione, pianificazione, controllo e modellazione di processi, e controllo del prodotto finito.
Con l’intento di perseguire un incremento di efficienza, il progetto intende risolvere problematiche reali riscontrate nei processi di realtà industriali di dimensioni molto diverse e diversificate (tecnologico primario, ausiliario e di supporto infrastrutturale, nei settori della meccanica e del recupero di energia da rifiuti).
I nuovi strumenti, compatibili con una molteplicità di altri processi, saranno affidabili, aperti e di facile implementazione, perché basati su modelli di formalizzazione della descrizione dei processi. Essi consentiranno anche a piccole imprese a diversi livelli di verticalizzazione di potersi connettere con investimenti contenuti, sia tra loro sia con i loro committenti (anche grandi imprese), senza necessariamente richiedere sistemi di pianificazione delle risorse d'impresa (ERP) monolitici, inarrivabili per costi e complessità di gestione per molte piccole aziende.
I partner del progetto FID-U4E sono: Diakont, capofila del progetto, Istituto di BioRobotica, Cafel, Phoops, Roggi e Sintecnica.
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